Paul Villa
DATA: USA
PROFESSIONE: ISPETTORE COMPAGNIA ELETTRICA
CAMPO D'INTERESSE: UFO,ALIENI
Paul
Villa fu un contattista americano di origine mista, nativo americano e
messicana. Quando era ispettore per una compagnia elettrica, si occupò
di fotografare le linee elettriche di Los Angeles. Un giorno si fermò
vicino a una spiaggia per gustarsi in santa pace il pranzo. Assorto nei
suoi pensieri ed ammirando il mare, ad un tratto gli apparve un tipo
vestito di blu, trasportato da un raggio, e si diresse verso di lui.
Gli parlò dolcemente nella sua lingua, lo chiamò Apollinaire e gli
disse che lo stavano osservando da tempo, poi lo invitò ad entrare nel
suo velivolo sospeso sull'acqua. Paul entrò e dopo 20 minuti lo fecero
scendere. Poi fu mandato nel New Mexico dove divenne ispettore della
pattuglia stradale di contea con una ingombrante Polaroid a caricamento
posteriore con esposizione di 60', adatto per operare le ispezioni ai
ponti. Un giorno, mentre era alla guida del suo furgone per
servizio dalle parti di Albuquerque,
istintivamente e senza sapere perché, deviò su una strada secondaria
che scendeva lungo un corso d'acqua. Accanto ad un albero ci trovò un
grosso disco volante con due uomini e una donna fuori ad aspettarlo. Si
avvicinarono e gli dissero di provenire da un altro pianeta di un
sistema stellare noto come Chioma di Berenice. Essi consideravano il
nostro pianeta meraviglioso e spesso ci facevano visita, anche nel
lontano passato. Aggiunsero che stavano studiando la vita e
l'evoluzione simbiotica sulla Terra e lo invitarono a bordo della
navicella. Paul si fece coraggio ed entrò. Gli alieni, sette uomini e
due donne, gli parlarono della loro società e gli mostrarono il loro
equipaggiamento. Gli dissero di conoscerlo da tempo e dopo 10 minuti lo
invitarono a scendere perché avevano altre cose da fare. Gli
raccomandarono di allontanarsi dalla navicella in fase di decollo
poiché era pericoloso, e decollarono piano per consentire a Paul di
fotografare la nave. L'oggetto si sollevò e compì un giro intorno a
lui, poi si riavvicinò lentamente, da sotto uscì una sorta di
aspiratore che raccolse delle foglie. Infine l'oggetto passò sulla sua
testa, si soffermò sopra al furgone di Villa, lo sollevò, lo fece
girare di 180°, spolverò lo spazio sottostante e lo riposizionò a
terra. Gli alieni, fisicamente uguali agli umani, spiegarono
all'attonito contattista che avevano spostato gli insetti per non
essere schiacciati dal furgone.
Un giorno diede le sue foto di ufo scattate a Tucson a Jim Lorenzen e a
Gabriel Green che pubblicò tutto sul bollettino dell'associazione
contattistica AFSCA (Amalgamated Flying Saucer Clubs of America).
Lorenzen e sua moglie Coral, a sorpresa piombarono a casa di Villa, il
quale li fece accomodare, ma Coral lo incalzo con malo modo:
"Mi dici come cazzo hai fatto quelle foto?"
Paul si infuriò, e si rifiutò di collaborare con loro, rispedendo i Lorenzen a casa loro.
Poi Villa si trasferì a Las Luna (New Mexico), per liberarsi di gente
che aveva letto dei suoi contatti e che lo seguivano morbosamente. Gli
avevano perfino rubato la cassetta postale come souvenir !