Alberto Perego
DATA: ITALIA
PROFESSIONE: CONSOLE, DIPLOMATICO
CAMPO D'INTERESSE: UFO, NWO
Laureato
in giurisprudenza, intraprese la carriera diplomatica consolare nel
1917. Svolse numerose mansioni e compì viaggi in tutti i continenti
stringendo preziose amicizie. Appassionato del fenomeno ufo, creò il
Centro Studi Aviazione Elettromagnetica e scrisse il libro "Rapporto
sull'Aviazione Elettromagnetica". Era convinto che l'Europa dovesse
farsi carico di proclamare quella nuova realtà ed essere l'elemento
coordinatore per la realizzazione di un ordine nuovo.
Nel libro rivelò che gli alieni ci avevano salvato da una guerra
nucleare, quando il 2 luglio 1959, un misterioso incendio scoppiò a
Washington, nell'edificio del Pentagono. La Conferenza di Ginevra stava
fallendo e si profilava la possibilità di un conflitto atomico fra le
due super potenze, ma l'incendio causato da potenti ultrasuoni incendiò
proprio il settore elettronico dell'Aeronautica, in prossimità del
Command Post, dove si trovava il telefono rosso, tramite il quale
avrebbero comunicato l'ordine di rappresaglia atomica contro gli
obiettivi sovietici allo Strategic Air Command di Omaha (Nebraska).
L'atto fu compreso ed il presidente Eisenhower prese la sensazionale
decisione di invitare in America il primo ministro Kruscev. La guerra
fu così scongiurata.
Ricevendo le segnalazioni da tutto il mondo, si accorse che le
apparizioni ufo erano sempre concomitanti al verificarsi di importanti
avvenumenti politici e militari. Tenne conferenze nelle maggiori città
italiane ed estere, espanse il suo Centro di ricerca ed invitò il
contattista naturalizzato americano, George Adamski
a venire in Italia per raccontare i suoi incontri con gli alieni. Il 6
novembre 1954 vide nei cieli di Roma, ed insieme agli operai dello
stabilimento Neri, uno sciame di 40 dischi volanti, esattamente sulla
verticale dello Stato Vaticano. Due formazioni a "V", una proveniente
da occidente e l'altra da oriente, unirono i loro vertici formando in
cielo una grande Croce Greca, simbolo della fratellanza universale.
Finito in miseria, fu Eufemio Del Buono ad invitarlo ad un suo convegno
a Roma, nell'Antoniano, dove ottenne un rinnovato successo. Poco tempo
dopo morirà sereno, nel ricordo delgli applausi ottenuti quel giorno.